Cos’è un Drone
Sommario
1. CARATTERISTICHE, USO E TIPOLOGIE DI DRONI.
2. COME VOLA UN DRONE?!
3. COSA POSSIAMO FARE CON UN DRONE?
4. BATTERIE E MOTORI, CIOE’ COSA PERMETTE AD UN DRONE DI MUOVERSI!
5. RIPRESE VIDEO E FOTOGRAFICHE.
6. CONSIGLI SU COME PILOTARE E REGISTRARE VIDEO CON UN DRONE
CARATTERISTICHE, USO E TIPOLOGIE DI DRONI.
Negli ultimi anni, i droni, ovvero velivoli radiocontrollati con pilotaggio remoto, hanno guadagnato una notevole visibilità nei media e nella stampa. Oggi, sono utilizzati frequentemente per riprese video aeree, controlli e sorveglianza. Inoltre, trovano applicazione in iniziative pubblicitarie e in molte altre attività, senza dimenticare il loro uso per puro divertimento.
I droni hanno ormai un’ampia varietà di applicazioni sia nel settore militare che in quello civile. Possono essere impiegati per il monitoraggio del territorio, per la ricerca di persone scomparse, o per effettuare valutazioni dall’alto dopo eventi calamitosi.
In questa guida, ci proponiamo di spiegare cosa sono i droni, come funzionano e, cosa fondamentale, quali normative dell’aviazione civile devono seguire.
l termine “drone” è diventato di uso comune, anche se potrebbe non essere del tutto preciso, per riferirsi a una specifica categoria di oggetti volanti, gli Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR). Come suggerisce il nome, questi dispositivi volanti possono essere di varie dimensioni e pesi, e hanno la capacità di sollevarsi in volo senza un pilota a bordo. Il pilota, infatti, rimane a terra e controlla il drone tramite un radiocomando, gestendo i movimenti e i parametri di volo.
La storia dei droni non è recente; il loro uso moderno risale addirittura alla Seconda Guerra Mondiale, quando le famose V-1 e V-2 tedesche fecero la loro comparsa, segnando un’epoca di innovazioni tecnologiche. Inizialmente, lo sviluppo dei droni è stato concepito esclusivamente per scopi militari, utilizzati sia per attività di spionaggio sia per bombardamenti. Tuttavia, ciò che ci interessa maggiormente è la rapida evoluzione e conversione dei droni per usi civili, che ha avuto luogo negli ultimi decenni.

L’Evoluzione dei Droni: Dalla Passione per l’Aeromodellismo ai Droni Consumer
A partire dalla metà degli anni 2000, diverse aziende specializzate hanno iniziato a sviluppare droni per uso consumer, che stanno rapidamente diventando i successori naturali dei classici aeroplani radiocomandati, tanto amati dai ragazzi di una volta. Questo cambiamento ha portato nuovi entusiasmi nel campo dell’aeromodellismo, che continua a essere praticato da milioni di appassionati in tutto il mondo.
I droni attuali presentano dimensioni, pesi e forme compatte. Per sollevarsi in volo, grazie alle potenze contenute dei loro motori elettrici alimentati a batteria, è fondamentale che siano leggeri. Oggi possiamo identificare tre principali categorie di droni, anche se la più diffusa è quella a struttura ad eliche. Vediamo di seguito le varie tipologie:
1. Droni a Struttura ad Eliche: Questi droni sono caratterizzati da quattro o più eliche, solitamente montate su bracci fissi o estrabili. Offrono un volo simile a quello degli elicotteri, ma senza l’elica di coda, che risulta superflua. Questa categoria, la più numerosa, consente di stazionare in modo stabile a mezz’aria, effettuare virate agili e volare anche in posizioni oblique o all’indietro.
2. Droni a Struttura Planare: Questi velivoli somigliano di più agli aeroplani che agli elicotteri. Non utilizzano eliche per la portanza, ma grandi ali, e sono propulsi da eliche spingenti o traenti. Sono generalmente utilizzati in ambito militare e possono raggiungere dimensioni pari a quelle degli aeroplani convenzionali. Progettati per distanze medie o lunghe, sfruttano le correnti e i flussi d’aria e possono essere telecontrollati tramite satellite da qualsiasi parte del mondo, spesso con la possibilità di trasportare carichi armati.
3. Droni Ibridi: Questi droni possessano la capacità di volare e di muoversi a terra. Dotati di due o quattro ruote motrici, sono particolarmente utilizzati per esplorazioni in aree pericolose o contaminate e trovano applicazione anche in ambito militare e per le forze di polizia.
È interessante notare come molti droni moderni assomiglino in effetti a insetti, sia nella forma del loro esoscheletro sia nel funzionamento delle eliche, che simulano le ali. Questa somiglianza è dovuta al bisogno di rimanere leggeri, sfruttando così al massimo la densità dell’aria e le sue caratteristiche.
COME VOLA UN DRONE?!
Una domanda che molti si pongono è: “Come vola un drone?” In questa spiegazione non ci concentreremo su un trattato di fisica o aerodinamica, ma cercheremo di comprendere in modo semplice come un drone si muova nell’aria, sull’acqua o sul terreno.
Tutti noi abbiamo visto elicotteri in volo e sappiamo che un velivolo può sollevarsi grazie all’attrito generato dalla rotazione delle eliche nell’aria. Le pale delle eliche sfruttano la densità dell’aria, proprio come le eliche delle navi e dei motoscafi utilizzano la densità dell’acqua. Per quanto riguarda i droni, il principio è simile: in un drone a quattro eliche, noto come “quadricottero”, troviamo quattro eliche bipala (in alcuni casi, possono avere tre o quattro pale) che permettono al drone di elevarsi facilmente.

Ogni elica è azionata da un motore elettrico, spesso di tipo “brushless” (senza spazzole). Questi motori, piccoli ma estremamente efficienti, sono controllati da sofisticati microprocessori che regolano la velocità di rotazione e, in alcuni casi, anche il “passo” delle eliche.
Il funzionamento del drone è ulteriormente supportato da una serie di sensori chiamati MEMS (Micro Electro-Mechanical Systems), che includono un giroscopio, un accelerometro e un barometro. Questi sensori lavorano assieme alla centralina di bordo, eseguendo misurazioni costanti e rapide, permettendo così di regolare la velocità di rotazione di ogni singolo motore. Questo processo assicura una perfetta stabilità del velivolo in volo.
In sostanza, quando tutte le eliche di un drone ruotano alla stessa velocità, il drone resta in una posizione stabile, in quello che si chiama “hovering”. Questo significa che, mentre volano, mantengono un assetto fermo. Per far alzare il drone, basta spostare in avanti la leva del gas (“THROTTLE”) sul telecomando, aumentando la velocità di rotazione dei motori. Viceversa, per farlo scendere, è sufficiente eseguire l’operazione inversa.

Ma andiamo oltre: su un quadricottero, le eliche poste su una diagonale con configurazione a “X” ruotano in senso orario mentre le altre due eliche ruotano in senso antiorario. Questa differenza nella direzione di rotazione consente al drone di mantenersi stabile, evitando così di roteare su se stesso a causa coppia motrice provocata dalla rotazione delle sue eliche. Sugli elicotteri reali, l’autorotazione viene impedita dal rotore di coda che contrasta efficacemente il fenomeno.

Movimento in avanti e indietro “Pitch”:
Spingendo in avanti la leva di direzione sul telecomando, la centralina riceverà il segnale e aumenterà la velocità dei motori posteriori, mentre allo stesso tempo ridurrà la velocità dei motori anteriori. In questo modo, l’aereo si inclinerà in avanti e inizierà a muoversi in quella direzione. Per farlo volare all’indietro, sarà necessario eseguire l’operazione opposta.

Rotazione sul proprio asse “Yaw”:
Aumentando la velocità dei motori che ruotano in senso orario e riducendo contemporaneamente la velocità degli altri due motori che girano in senso antiorario, il nostro quadricottero eseguirà quella manovra nota in ambito aviatorio come imbardata (YAW) verso sinistra, iniziando così a ruotare su se stesso in senso antiorario. Inversamente, dando il comando opposto, si otterrà l’effetto contrario. Di seguito è riportato lo schema.

COSA POSSIAMO FARE CON UN DRONE?
Come abbiamo già osservato, se nel contesto militare o di polizia i droni ricoprono un ruolo strategico ben definito, nell’ambito privato la situazione è diversa, poiché ogni individuo può attribuire al drone il valore e l’uso che più preferisce. Alcuni potranno senz’altro cercare di realizzare “per interposto… drone!” l’eterna aspirazione umana di volare, ma in modo più pragmatico, i droni saranno generalmente impiegati per funzioni molto più utili.
Scattare foto da nuove prospettive:
I droni offrono la possibilità di catturare immagini da angolazioni completamente nuove. Tuttavia, è importante riconoscere che, in teoria – e in alcuni casi anche in pratica – possono essere utilizzati per violare la privacy altrui, ad esempio scattando foto o registrando video dei vicini di casa. Per questo motivo, esistono leggi severe che regolamentano il loro utilizzo, rendendo rischioso l’uso improprio di questi dispositivi.

Detto ciò, la maggior parte delle applicazioni dei droni è decisamente positiva e vantaggiosa. Con le fotocamere e le videocamere montate sui droni, è possibile realizzare scatti e filmati dall’alto da posizioni difficili o addirittura inaccessibili fisicamente. Dall’“autoscatto” dal tetto di casa a riprese aeree della nostra abitazione, le possibilità sono davvero infinite. L’unico limite è la nostra fantasia!
Fare delle ricerche:
L’uso dei droni per la ricerca è una delle applicazioni più interessanti e utili. Professionisti come etologi, botanici e geologi possono sfruttare questi dispositivi per osservare più facilmente il comportamento degli animali in natura e per analizzare ecosistemi come boschi, foreste e coltivazioni in vari contesti climatici e geografici.
Tuttavia, è importante sapere che, dopo diversi incidenti e denunce, la legge oggi regola in maniera rigorosa l’uso dei droni in aree pubbliche. Prima di decollare, è fondamentale informarsi sulle zone che è possibile sorvolare. Altrettanto cruciale è rispettare la privacy altrui: non bisogna mai pubblicare immagini senza aver ottenuto prima il consenso delle persone coinvolte.
Detto ciò, le applicazioni dei droni possono rivelarsi estremamente benefiche. Ad esempio, la possibilità di valutare i danni causati da un terremoto o da tempeste in aree costiere senza mettere a rischio la propria sicurezza è un vantaggio inestimabile!
Puro divertimento e fantasia!
Molti di noi hanno sicuramente sperimentato il piacere di giocare con macchine radiocomandate. I più “maturi” ricorderanno con nostalgia gli anni ’70 e ’80, quando ci divertivamo a far sfrecciare le nostre vetturette da pista o da fuoristrada, trascorrendo ore piacevoli in compagnia di amici.
Anche se alcuni di noi non hanno mai abbandonato il modellismo radiocomandato, oggi i droni offrono esperienze simili, ma con emozioni aggiuntive! Oltre al fantastico spettacolo di vederli volare e compiere acrobazie di ogni tipo, abbiamo anche la possibilità di guardare i filmati e le foto scattate durante il volo. Questa è davvero una novità rivoluzionaria per i privati!
BATTERIE E MOTORI, CIOE’ COSA PERMETTE AD UN DRONE DI MUOVERSI!
Senza la moderna tecnologia delle batterie agli ioni di litio (LiPo e LiOn), i droni e gli aeromodelli a propulsione elettrica sarebbero praticamente inutilizzabili, riducendosi a semplici oggetti da esporre su una mensola. Le attività di riprese aeree e rilevamenti dall’alto sarebbero completamente riservate ad aerei ed elicotteri tradizionali, alimentati da motori a scoppio, con tutte le relative limitazioni legate al rumore e alle complicazioni nell’erogazione del carburante. Fino a pochi decenni fa, questa era effettivamente la situazione.
Le batterie LiPo, leggere e compatte, sono state fondamentali per il rapido sviluppo dei droni moderni e dell’aeromodellismo elettrico. Infatti, le batterie basate su tecnologie più datate, come il Nickel Cadmio o il Nickel Idruro Metallico, non erano in grado di fornire l’alta corrente necessaria per il funzionamento dei motori elettrici degli aeromodelli, con un rapporto ottimale di peso e potenza.
Le moderne batterie LiPo sono state sviluppate segretamente nell’ex Unione Sovietica, ma successivamente sono arrivate negli Stati Uniti. A partire dal 1996, sono state rese disponibili per l’uso commerciale, rivoluzionando il settore. Queste batterie rappresentano quindi la base tecnologica su cui poggiano le prestazioni dei droni di oggi..

Le batterie LiPo, leggere e compatte, sono state fondamentali per il rapido sviluppo dei droni moderni e dell’aeromodellismo elettrico. Infatti, le batterie basate su tecnologie più datate, come il Nickel Cadmio o il Nickel Idruro Metallico, non erano in grado di fornire l’alta corrente necessaria per il funzionamento dei motori elettrici degli aeromodelli, con un rapporto ottimale di peso e potenza.
Le moderne batterie LiPo sono state sviluppate segretamente nell’ex Unione Sovietica, ma successivamente sono arrivate negli Stati Uniti. A partire dal 1996, sono state rese disponibili per l’uso commerciale, rivoluzionando il settore. Queste batterie rappresentano quindi la base tecnologica su cui poggiano le prestazioni dei droni di oggi.
I Pericoli delle Batterie LiPo!!!!!!!!!!!
Attenzione! Le batterie LiPo sono estremamente efficienti dal punto di vista energetico, ma possono trasformarsi in bombe incendiaria letali se non vengono utilizzate e gestite correttamente. È fondamentale seguire rigorosamente le indicazioni di progettazione, le modalità d’uso e, soprattutto, le istruzioni per la ricarica.
Perforare il loro involucro esterno può esporre gli elementi interni all’aria e all’ossigeno, scatenando immediatamente alte fiamme. Inoltre, le sovraccariche possono causare esplosioni e incendi. Non si tratta di un gioco: è essenziale trattare queste batterie con la massima cautela e attenzione. Ricordiamolo sempre!
Come sono fatte le Batterie LiPo:
Le moderne batterie LiPo utilizzate nel modellismo hanno di solito forme rettangolari, con angoli smussati. Sono progettate per essere compatte e sottili, con cablaggi per il polo positivo e negativo ben evidenti. Le celle interne, flessibili e sigillate in maniera efficace, contengono le sostanze chimiche necessarie per il funzionamento.
Il principale vantaggio delle batterie LiPo è la loro leggerezza, che le rende MOLTO più performanti rispetto alle “vecchie” batterie Ni-Cd e Ni-MH, anche quando si considera la stessa corrente e potenza erogata. Questo rende le LiPo particolarmente apprezzate in ambito modellistico.
Le batterie LiPo (Lithium Polymer) hanno sostituito principalmente le batterie al Nickel-Cadmio (Ni-Cd) e le batterie al Nickel-Metal Hydride (Ni-MH) in vari settori, tra cui quello del modellismo e delle applicazioni elettroniche. Ecco alcune differenze e motivi che hanno portato a questa sostituzione:
1. Peso e Compattezza: Le batterie LiPo sono significativamente più leggere e compatte rispetto alle Ni-Cd e Ni-MH, permettendo la costruzione di dispositivi più leggeri e performanti.
2. Capacità e Potenza: Le LiPo offrono una maggiore densità energetica, cioè possono immagazzinare più energia in un volume ridotto, consentendo una maggiore autonomia e potenza erogata rispetto alle batterie al Nickel.
3. Basso Effetto Memoria: Le batterie Ni-Cd soffrono di un effetto memoria, che riduce la loro capacità se non vengono completamente scaricate prima della ricarica. Le LiPo, invece, non presentano questo problema, permettendo una maggiore flessibilità d’uso.
4. Voltaggio per Cellula: Ogni cellula LiPo ha un voltaggio nominale di circa 3,7 V, mentre le celle Ni-Cd e Ni-MH hanno un voltaggio nominale di circa 1,2 V. Ciò significa che per ottenere la stessa tensione complessiva, le batterie LiPo richiedono meno celle collegate in serie.
5. Ricarica Rapida: Le LiPo possono essere ricaricate più rapidamente rispetto alle batterie Ni-Cd e Ni-MH, il che è particolarmente vantaggioso in situazioni in cui è richiesta una rapida ricarica, come nel modellismo.
Tuttavia, è importante notare che le batterie LiPo richiedono una gestione attenta e precise condizioni di ricarica per evitare rischi di incendi o esplosioni, motivo per cui è fondamentale rispettare le linee guida di sicurezza nell’uso e nella ricarica.
Tensione di carica e di scarica delle celle:
Le batterie LiPo sono considerate completamente cariche quando ogni loro cella interna raggiunge una tensione di 4,2 Volt e sono altresì completamente scariche quando ogni cella ha una tensione di 3,0 Volt. E’ importante, in entrambi i casi, non scendere sotto i 3.0 volt di scarica e non superare i 4.2 Volt per cella poiché la batteria si danneggerà irreversibilmente e nel caso di sovraccarica, potrebbe persino ESPLODERE facilmente.
Il significato delle sigle:
Ogni batteria riporta sull’involucro esterno informazioni importanti riguardanti la carica/scarica, la capacità e il voltaggio. Comprendere questi dati è essenziale! Prendiamo come esempio una batteria LiPo 4S 5000mAh 25C:
– 5000mAh: Questo valore indica la capacità della batteria, corrispondente a 5000 milliampere/ora, ovvero 5 ampere/ora. Significa che, a un assorbimento di 5A, la batteria si scaricherà dopo un’ora. Se invece si assorbono 10A, la batteria si esaurirà in 30 minuti, e così via.
– 4S1P: La lettera “S” indica il numero di celle collegate in serie, mentre “P” rappresenta il numero di celle collegate in parallelo. In questo caso, “4S” significa che la batteria ha 4 celle collegate in serie, il che fa sì che la tensione totale, quando la batteria è completamente carica, sia 4,2V x 4 = 16,8 Volt.
– 25C: Questo valore indica la massima corrente che la batteria può erogare. Si calcola moltiplicando il valore in “C” per la capacità. In questo caso, 25 x 5A = 125A, significa che la batteria può fornire fino a 125A. Inoltre, il valore “C” indica anche il tempo necessario per scaricare la batteria in un’ora. Se si assorbe “1C” (cioè 5A), la batteria si scarica in un’ora. Se si consuma “10C” (50A), la batteria si esaurirà in 6 minuti. Infine, se si utilizza il massimo, ovvero 25C (125A), la batteria si scaricherà in appena 2,4 minuti.
Può sembrare complicato all’inizio, ma la maggior parte dei caricabatterie forniti con i droni rende tutto molto semplice: basta collegarli alla batteria e inizieranno automaticamente a caricare, gestendo tutto il processo. Al contrario, i caricabatterie più avanzati per il modellismo “serio” comunicano costantemente con ogni cella della batteria (per il bilanciamento) e offrono la possibilità di impostare numerose funzioni e parametri per diversi tipi di batterie, come quelle al piombo, Nickel, gel, idruri e litio ferro-fosfato.
Sicurezza nell’Utilizzo delle Batterie LiPo:
La cosa più importante nel maneggiare queste batterie altamente efficaci è **la sicurezza**. Ecco alcune regole fondamentali da seguire:
1. Utilizzare solo caricabatterie approvati per batterie LiPo: I caricabatterie professionali spesso hanno anche programmi per caricare batterie NiCad e NiMH. È fondamentale non caricare la batteria con un programma diverso da quello specifico per LiPo, poiché ciò potrebbe causare incendi.
2. Utilizzare sempre il bilanciatore delle celle durante la ricarica: Assicurati che sul display del caricatore sia indicato il numero corretto di celle presenti nella batteria.
3. Non lasciare mai incustodite le batterie durante la ricarica: Evita di posizionarle vicino a materiali infiammabili. Ricarica le batterie in un luogo privo di materiali facilmente combustibili e utilizza sacchetti ignifughi specifici per contenere le LiPo mentre sono in carica.
4. Non superare i limiti di carica consigliati dai produttori: In linea generale, è meglio caricare a 1C per prolungare la vita utile della batteria.
5. Non perforare mai la batteria, nemmeno se si gonfia.
6. Se il drone subisce un incidente: Se c’è il sospetto di danni alla batteria, rimuovila e tienila sotto osservazione per almeno venti minuti, a debita distanza. Ci sono stati casi di incendi causati da batterie che hanno preso fuoco anche dopo un po’ di tempo dal crash.
7. Ricarica in un luogo ventilato: Evita di respirare eventuali vapori rilasciati, poiché possono essere tossici.
Seguendo queste linee guida, potrai utilizzare le batterie LiPo in modo sicuro e responsabile!
RIPRESE VIDEO E FOTOGRAFICHE.
Fino a poco tempo fa, i droni destinati a un uso ludico non erano equipaggiati con fotocamere in grado di effettuare foto o videoregistrazioni. I primi video di droni sono stati realizzati grazie all’inserimento di fotocamere ad alta definizione da parte delle aziende produttrici più note, le quali offrivano questi prodotti a prezzi piuttosto elevati.
Oggi, fortunatamente, è possibile trovare droni economici dotati di telecamere di qualità accettabile, sufficienti per chi cerca semplicemente un po’ di divertimento. Questo ha reso le riprese video e fotografiche accessibili a un pubblico molto più ampio!
Video-Droni: Le diverse tipologie di telecamere.
Le riprese video e fotografiche effettuate dai droni non presentano tutte la stessa qualità. La performance della videocamera varia significativamente in base alla fascia di prezzo del drone.
Quando si sceglie un drone privo di videocamera integrata, è fondamentale valutare attentamente le caratteristiche della fotocamera. In genere, i droni più economici e di dimensioni più ridotte non sono in grado di sollevare pesi significativi, quindi non supportano l’installazione di videocamere aggiuntive. Se il principale utilizzo del drone sarà per scopi fotografici, è necessario investire in un modello costoso per dotarsi di una fotocamera di buona o eccellente qualità.

Se si è certi che il drone scelto può gestire un carico maggiore, è consigliabile optare per le famose “action cam”. Queste piccole videocamere, come la nota GoPro, sono leggere, maneggevoli e robuste, resistendo a urti, acqua e polvere. Il loro grande vantaggio è la compattezza: essendo così piccole, possono essere facilmente trasportate e sollevate in aria, rientrando perfettamente nel “carico utile” di molti droni. I prezzi delle action cam di buona qualità oscillano tra i 150 e i 250 euro.
Di seguito, presentiamo una breve carrellata delle migliori e più famose videocamere che possono essere montate sui droni.
GO PRO HERO 4
Caratteristiche generali:
- 4K30 / 2.7K50 / 1080P120
- CODEC H.262 .MP4
- FOTO 12MP 30FPS
- ISO 6400/1600/400
- MICROSD / MICRO-HDMI
- TIME LAPSE / NIGHT LAPSE
- 88 GRAMMI / 40 METRI
- BATTERIA 1180 MAH 4.3 WH
GARMIN VIRB ELITE
La Garmin “VIRB Elit” è senza dubbio la prima vera alternativa economica – alla famosissima GoPro.
Caratteristiche generali:
- 1080p / 960p / 720p
- FOTO 16 MP (4664×3496)
- MICROSD / MICROHDMI
- GPS
- 177 GRAMMI
DRIFT GHOST-S
La Drift Ghost-s è la seconda alternativa alla Go Pro: ha una forma particolarissima davvero unica.
Caratteristiche generali:
- 1080P / 960P / 720P
- CODICE H262 .MP4
- FOTO 12 MP
- ZOOM X10
- MICROSD/SDHC/SDXC
- BATTERIA 1700 mAh RICARICABILE
Fin qui abbiamo dunque parlato delle videocamere che si possono installare sui droni, quindi volutamente non parleremo dei droni che hanno invece già una videocamera integrata poiché sono ormai la maggioranza ma piuttosto di come sfruttare al meglio le loro caratteristiche “ottiche”!
CONSIGLI SU COME PILOTARE E REGISTRARE VIDEO CON UN DRONE
Pilotare un drone e registrare video può sembrare difficile all’inizio. Controllare il videopad e individuare il momento giusto per scattare foto richiede pratica e allenamento. Fortunatamente, dopo pochi giorni di utilizzo, si inizia a ottenere ottimi risultati.
Ecco alcuni consigli utili:
1. Alzati di quota per inquadrare una superficie più ampia: Spesso, chi pilota un drone per la prima volta tende a scattare foto troppo vicine al soggetto. Volare a un’altezza maggiore permette di catturare immagini più suggestive, includendo una porzione più ampia del paesaggio e dell’ambiente circostante.
2. Utilizza il GPS: I droni più avanzati sono dotati di sistemi GPS che aiutano il pilota durante il volo. Questi sistemi facilitano la stabilizzazione, fondamentale per chi desidera scattare foto e video di qualità. Impostando la propria posizione iniziale, il drone può stabilizzarsi automaticamente, riducendo le vibrazioni durante le riprese.
3. Sperimenta con l’FPV (First Person View): Questa modalità permette di visualizzare in tempo reale (streaming) le immagini trasmesse dalla telecamera di bordo del drone sullo schermo del controller o su un dispositivo mobile. Inoltre, sono disponibili visori simili a caschi o occhiali, che offrono un’esperienza di volo immersiva, dandoci la sensazione di essere a bordo del drone.
4. Acquista un Gimbal: Il gimbal, o giunto cardanico, è un supporto snodato che stabilizza la telecamera durante il volo. Questo strumento, inizialmente progettato per i professionisti per ridurre le vibrazioni, è diventato più accessibile e comune anche su droni di fascia media. L’uso di un gimbal permette di dirigere la videocamera e focalizzarsi meglio sul soggetto.
Seguendo questi suggerimenti, potrai migliorare le tue abilità nel pilotare il drone e nella registrazione di video e foto di alta qualità!
5. Scegliere una location idonea
La scelta della location per il volo di un drone è cruciale e deve essere effettuata con la massima attenzione. I luoghi ideali per volare dovrebbero avere le seguenti caratteristiche:
– All’aria aperta
– Lontano dagli alberi
– Distante dagli edifici
– Senza uccelli nelle vicinanze
– Lontano da tralicci e cavi elettrici
La location è fondamentale sia per chi desidera registrare video in modo professionale sia per chi vola per puro divertimento. È importante seguire le linee guida stabilite dall’ENAC, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. Puoi trovare il regolamento ufficiale sul loro sito e sarà opportuno rispettarlo sempre!
6. Controllare le Condizioni Meteorologiche
Chi pilota droni di piccole dimensioni (minidroni) deve prestare particolare attenzione alla forza del vento. Volare in condizioni di forte vento renderà quasi impossibile scattare buone foto o registrare video, aumentando anche il rischio di perdere il controllo del drone.
7. Acquistare una Fotocamera di Alta Qualità
Molti droni sono dotati di una videocamera non rimovibile di qualità variabile. Tuttavia, alcuni modelli consentono l’installazione di fotocamere “aftermarket”, che possono offrire una qualità video superiore, soprattutto per i droni di fascia economica. È fondamentale verificare che il drone abbia la potenza necessaria per volare con un peso extra aggiuntivo, garantendo così le migliori prestazioni durante le riprese.
Seguendo questi consigli, potrai ottimizzare le tue esperienze di volo e registrazione con il drone!
